Novità

Rugby & Doping: Francia, altre accuse pesanti "Il sistema lo vuole"

 

Non si placano le polemiche in Francia attorno al doping nel rugby. Dopo i dati resi noti dall'Agenzia antidoping francese e le parole di Elissalde sulle anfetamine negli anni '80, adesso si alza il tiro. E il rugby transalpino è pronto a far scoppiare uno scandalo che potrebbe coinvolgere il rugby mondiale.

 

A puntare il dito è Laurent Benezech, pilone con 15 caps con la Francia negli anni '90 e una partecipazione iridata nel 1995. E le sue parole sono durissime. "Quando sento un allenatore della nazionale dire che il tempo effettivo, che attualmente è mediamente di 40 minuti, deve salire a 50 minuti per la Coppa del Mondo 2015, e che solo i giocatori in grado di mantenere questi livelli avranno chance di giocare per la nazionale, non riesco a non vedere un'esortazione al doping" le parole di Benezech.

 

Ma l'ex nazionale va oltre e fa un paragone che spaventa. "Guardando l'evoluzione fisica di certi giocatori, soprattutto delle loro mascelle, non puoi non pensare all'ormone della crescita - l'accusa di Benezech, che poi spara il proiettile d'argento -. Il rugby oggi è esattamente nella stessa situazione in cui era il ciclismo prima del caso Festina". Tradotto: c'è un uso sconsiderato di sostanze dopanti, sostenuto dagli stessi club, se non dai vertici federali e l'incapacità di combatterlo.

 

Ovviamente le parole di Benezech non sono passate sotto silenzio e c'è già chi ha risposto all'ex pilone francese. Come Bernard Laporte, che ha esortato Benezech a provare le proprie accuse o a stare zitto, altrimenti "si getta solo discredito sul rugby".

 

Ma, al di là del caso specifico e delle prove, le parole di Benezech appaiono un primo tentativo di squarciare quel velo di omertà che da sempre ruota intorno al doping. Nel rugby come in tutti gli altri sport, come mi ha confermato Giovanni Spinosa, il pubblico ministero che portò sul banco degli imputati il dottor Ferrari (quello di Lance Armstrong), il quale in un'intervista per Sport e Motori non ha nascosto la tristezza per l'omertà nello sport e su come combattere il doping nello sport professionistico sia - di fatto - inutile.

 

E chi si scandalizza per le parole di Benezech, o è un illuso o è in malafede. Perché Laporte ha ragione, senza prove è difficile poter parlare, ma sa benissimo che quello che dice Benezech sui fisici dei rugbisti e su certi "suggerimenti" dei tecnici è vero. Basta avere gli occhi per vederlo.